FIRENZE – L’università si prepara a riaprire le sue aule agli studenti, almeno in parte: la data segnata in rosso è il 22 febbraio. L’ateneo fiorentino riproporrà il suo modello fatto di didattica duale, con prenotazione on line dei posti, tornelli agli ingressi e entrate “ordinate”: in base all’organizzazione studiata dall’ateneo, in questa prima fase dovrebbero poter accedere in classe dai 7.00 ai 10.000 studenti dei circa 30.000 frequentatori abituali.
Tra le novità, l’apertura anche tutti gli studenti in regola con le tasse delle lezioni, senza più corsia preferenziale per le matricole o preclusioni ai fuori corso, e l’apertura di nuove aule a Novoli in sostituzione delle sale cinema usate lo scorso autunno.
Molte le idee allo studio, la possibilità di auto-tamponi per gli studenti e l’impiego degli ex dipendenti in pensione come steward, ma ancora di definitivo non c’è niente. Così come sul nodo del potenziamento del TPL, da concordare con Regione e enti locali: “Abbiamo fornito tutti i dati su quanti studenti, dove e come arrivano a lezione” dice Dei, sicuro della collaborazione delle istituzioni.
Ma la grande incognita rimane l’andamento della pandemia, che in queste ultime settimane mostra di diffondersi molto tra i 20/30enni (ben +37%). “Preoccupato” si dice il rettore Luigi Dei, che a Novaradio stamani ha spiegato: “Partiremo a scartamento ridotto, con l’obiettivo di crescere se ci saranno le condizioni”
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