FIRENZE – “Viviamo in questo momento una fase in cui i giovani possono esprimersi da protagonisti. Noi sconfiggeremo la pandemia attraverso le misure che stiamo assumendo, attraverso l’arrivo di un vaccino, di un farmaco, ma a quel punto ci troveremo di fronte un mondo di relazioni da ricostruire. E saranno protagonisti i giovani con quel sentimento che è il sentimento della passione, perché la vita è davanti a loro e va costruita, sia in termini di modo di vivere i valori nella comunità sia per il loro futuro”. Lo ha detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, intervento in videoconferenza al Meeting dei diritti umani della Regione Toscana. “Ritengo che questa sia una generazione animata da grande concretezza – ha aggiunto Giani – perché vedo che nella dimensione dei cosiddetti millennias si colgono gli elementi perché questa sia una generazione che, attraverso gli strumenti tecnologici, esprime un desiderio molto concreto per cambiare le cose, con una dimensione per il rispetto dell’ambiente che in altri fasi storiche non abbiamo avuto”.
Giani ha poi detto che “il concetto dello sviluppo sostenibile mai come ora è diventato centrale nelle condizioni di prospettiva e di orizzonte verso il futuro” e “nello sviluppo sostenibile un ruolo fondamentale lo hanno i diritti cioè l’identità della persona che deve avere le possibilità per potersi esprimere, per poter esprimere il proprio talento e creatività”.
A questa 24esima edizione del Meeting hanno partecipato da remoto 12mila studenti di più di 110 scuole toscane, medie e superiori. Vari ospiti si sono anche collegati dal Parco comunale di San Donato di Firenze dove il writer Andrea Cascìu, street artist e direttore artistico dell’associazione ‘Pennelli Ribelli’, ha dipinto un murales appositamente ideato per l’evento. Tra gli ospiti intervenuti anche Andrea Orlando (Pd), membro della commissione parlamentare antimafia e ex ministro di Giustizia.”È molto importante – ha detto – che la politica e le istituzioni, oltre ai tribunali, si occupino del contrasto alla mafia perché è una questione che non riguarda soltanto le forze dell’ordine e la magistratura. Parlarne è il modo migliore per far emergere quello che è sotto il pelo dell’acqua. Il dibattito che va in questa direzione, la lotta contro il negazionismo è quello che credo si debba fare e che può fare ciascuno”.