Firenze – Un permesso di soggiorno in Italia di nove mesi partiva dai 1500 euro fino a 5000 euro variando “in base al numero di richieste o di rapporto personale o di parentela”: è il prezzario stabilito dalla “filiera” specializzata nel far entrare e soggiornare immigrati in Italia, sgominata oggi dalla Polizia, con 16 persone finite agli arresti domiciliari e 56 indagati nel Potentino e nelle province di Milano, Firenze, Foggia e La Spezia.
La “filiera criminale” operava da circa sette anni e funzionava su due piani: i “facilitatori”, che operavano nel Potentino, a Firenze e a Milano; e i titolari di alcune aziende agricole nel Potentino e in provincia di Foggia (il gip ha disposto il sequestro di cinque aziende): Ottenuto un contratto di lavoro l’immigrato otteneva il permesso di soggiorno permettendogli di circolare liberamente nell’Unione Europea, al punto che molti, alla fine, partivano per raggiungere familiari o amici in Francia e Germania.
Il sistema è stato giudicato dal Procuratore della Repubblica di Potenza, Francesco Curcio, “così efficiente che per anni ha funzionato in modo indisturbato“: in pochi mesi di indagine, sono emersi circa “40 casi di favoreggiamento illegale dell’immigrazione”, con 56 indagati. Lo stesso Curcio ha sottolineato il pericolo che le procedure seguite dalla “filiera” potessero essere utilizzate per far entrare in Italia criminali o terroristi.