FIRENZE – “La prospettiva delle tre zone mi sembra che sia vissuta come una partita di calcio, ma non è così” per cui “se il Cts ci classifica zona arancione siamo tranquilli, noi lavoreremo in quanto zona arancione per fare il lavoro che spetta alla Regione, avere una offerta sanitaria sempre maggiore per poter superare la situazione di emergenza”. Lo ha detto Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, a margine alla presentazione dei 30 nuovi posti letto Covid allestiti nell’ex ospedale ‘I Fraticini’ di Firenze. “Io non faccio la lotta per essere la zona gialla invece che arancione, sono meccanismi che prevedono la necessaria funzione di contenimento del contagio”.
In relazione alle grida d’allarme lanciati da alcuni comuni Giani che invocano l’istituzione di una “zona rossa” nei loro territori, Giani ha sostanzialmente rilanciato la palla nel loro campo, spiegando che l’articolo 32 della legge 883 del ’78, stabilisce che in caso di necessità i comuni possono mettere in campo ordinanze più stringenti, “se ritenessero questo necessario – spiega Giani – offriamo il supporto della Regione”.
Tra le azioni sottolineate dal governatore, proprio lo sforzo quotidiano nel reperimento di nuovi posti letto per i ricoveri Covid che si è conceretizzato con i “Fraticini”: 60 posti letto dell’ex ospedale dismesso dall’Incra (Istituto nazionale ricovero e cura anziani) nel 1996, messi a disposizione di pazienti Covid-19 o di persone con sintomatologie che prevedano quarantena, realizzati dalla Croce Rossa grazie al contributo della Fondazione Cri Firenze e della Salvatore Ferragamo Spa.
“Stiamo lavorando senza sosta sugli ospedali, sulla programmazione e rimodulazione delle loro attività, in stretto raccordo con le Asl senza senza trascurare risorse aggiuntive, che potranno arrivare dal privato, la cui collaborazione è fondamentale, considerata la pandemia in atto, con numeri decisamente mai visti primi” ha aggiunto l’assessore regionale alla Sanità, Simone Bezzini, spigando poi anche come si sta lavorsando al rafforzamento della medicina sul territorio: “A oggi le Usca costituite in tutte le tre aree vaste sono 114, e altre 36 saranno costituite nei prossimi 10 giorni, quindi arriveremo a 140, quindi nel giro di pochi giorni andremo a raddoppiare le Usca”. Bezzini ha annunciato che nelle prossime ore dal dipartimento e dalla direttrice di Estar, la centrale d’acquisto della sanità toscana, arriverà una nuova proposta di ordinanza per semplificare le procedure di arruolamento del personale nelle diverse figure sanitarie di cui c’è bisogno in questo momento di emergenza.