TOSCANA – Una scuola discontinua, per repentino cambio di modalità imposto dal nuovo Dpcm (si torna alla didattica a distanza dopo 10 giorni effettivi di scuola), e disorganizzata per le mancate prese di servizio dei docenti che hanno difficoltà a muovers.
E’ il quadr5o affatto confortante che emerge della scuola Toscana, secondo Claudio Gaudio della Cisl Scuola Firenze- Prato, oggi a mirofoni di Novaradio.
“La scuola primaria e e le medie sono salve, ma con i nuovi divieti a pagare sono i ragazzi delle superiori, di nuovo alle prese con i noti problemi la didattica a distanza” dice. Il tutto perché, spiega non si è saputo risolvere i due principali nodi legati alla riapertura delle scuole: i trasporti pubblici e il sistema di tracciamento del contagio nelle classi, con intere sezioni in quarantena e ritardi anche di una settimana per i risultati dei tamponi: “I test rapidi? E chi li ha mai visti” dice, aggiungendo: Tutte questioni che noi come sindacati avevamo segnalato da tempo”.
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A questo si aggiunge il caos nelle assegnazioni delle cattedre che tuttora permane: secondo i dati resi noti dalla Flc Cgil, a Firenze mancherebbe ancora d assegnare tantissime cattedre: si va dalle 20 nella scuola dell’infanzia alle 120 delle superiori. “Questo perché chi è stato selezionato spesso ha rinunciato al posto per le difficoltà di questo periodo o l’incertezza della situazione, e le scalature vanno a rilento”.
Non ultimo, la questione “concorsone”, stoppato dall’ultimo Dpcm: “Altro errore della ministra, che ha voluto farlo in tutti i modi, salvo ora trovarsi in una situazione bloccata, e a forte rischio ricorsi”