FIRENZE – “Un colpo mortale ad un settore preso come capro espiatorio di altri problemi che non si è voluto risolvere nei mesi scorsi”. E’ il durissimo giudizio di Confesercenti rispeto alle norme contenute nel Dpcm del governo in vigore da oggi, e che riguarda in particolar modo il settore della ristorazione e della somministrazione degli alimenti: dalle 18 bar, ristoranti e pasticcerie dovranno chiudere, anche nei festivi. Salvi i pranzi, ma non si potrà sedersi allo stesso tavolo in più di 4 persone.
Scetticismo nei confronti anche dei ristorni promessi dal governo: “Se le risorse sono quelle previste, tra i 2 e 4 miliardi, rischiano di non essere sufficienti” dice Lapo Cantini, responsabile area commercio Confesrecenti Firenze.
Anche per questo l’associazione per oggi pomeriggio ha promosso una protesta pacifica contro il Dpcm: alle 18 – orario in cui gli esercizi chiuderanno – rimarranno comunque accese tutte le luci di bar, ristoranti, pasticcerie ma anche circoli sportivi, cinema e teatri. Una protesta cui farà seguito quella già annunciata per mercoledì da confcommercio, mentre il 4 novembre sarà la volta della “marci” pacifica verso Roma promossa dal gruppo Ristoratori Toscani.