FIRENZE – Un grande polo culturale di collegamento fra centro storico, Cascine e Manifattura Tabacchi nell’area Leopolda grazie alla trasformazione dell’ex Ogr di Porta al Prato, che rinascerà con nuove funzioni. È l’indirizzo dato dalla Giunta Comunale fiorentina per la riqualificazioe del complesso immobiliare ex Officine Grandi Riparazioni di Firenze Porta al Prato, attualmente in venita tramite il bando pubblicato da Fs Sistemi Urbani con base d’asta fissata a 11,7 milioni di euro e nuova scadenza il 20 novembre.
L’attuale pianificazione attribuisce una superficie utile lorda (Sul) massima di progetto di 54mila mq, con le seguenti destinazioni d’uso: residenziale comprensivo degli esercizi commerciali di vicinato (60%), commerciale per medie strutture (9%), turistico-ricettiva (15%) e direzionale/studentato e attività private di servizio (16%). E’ prevista una flessibilità del mix di destinazioni pari al 20% della Sul complessiva. Gli indirizzi della Giunta comunale riguardano anche la verifica dell’effettiva capienza dell’area ex Ogr in termini di superficie insediabile, con riferimento al trasferimento della superficie utile lorda (previa demolizione) dal compendio ferroviario di Campo di Marte.
La proprietà ha proposto in vendita il bene nel 2016, nel 2017 e nel 2019 e in tutte e tre le occasioni non sono pervenute offerte valide; il 5 agosto 2020 la proprietà ha pubblicato un ulteriore bando con invito a presentare offerte vincolanti per l’acquisto, con scadenza 26 ottobre 2020, poi prorogata al 20 novembre.
“Verificheremo con il ministero dei Beni culturali la nostra idea di accogliere in un immobile delle Officine Grandi Riparazioni parte del patrimonio contenuto nei depositi degli Uffizi, ampliando l’offerta di eventi e mostre temporanee”, hanno annunciato il sindaco di Firenze Dario Nardella e l’assessore all’urbanistica Cecilia Del Re, presentando gli indirizzi del Comune per la riqualificazione del complesso.
“Abbiamo deciso – ha spiegato Nardella – di utilizzare una parte rilevantissima, sicuramente maggioritaria, dei 14 milioni di euro che l’operatore deve mettere a disposizione del Comune, per la realizzazione di una serie di opere: anzitutto un grande spazio culturale”. Ascolta >>