FIRENZE – Nove spettacoli e alcuni eventi speciali, in una sala con l’acustica completamente rinnovata. Il Teatro Puccini riapre, dopo la chiusura forzata per il Covid, con una stagione divisa in due: una prima parte da novembre alle feste di Natale-Capodanno a capienza ridotta (circa 200 posti) e una seconda da gennaio in poi, dedicata in parte al recupero degli spettacoli cancellati durante il lockdown.
Il cartellone si inaugura il 5 novembre con la Compagnia Lombardi-Tiezzi in ‘Antichi maestri’ di Thomas Bernhard, a seguire spazio a Eugenio Allegri in ‘Novecento’ di Alessandro Baricco, Umberto Orsini in ‘Il nipote di Wittgnstein’ di Bernhard. Tra gli spettacoli Drusilla Foer porterà in scena ‘Venere nera’, una rilettura della favola di Apuleio ‘Amore e psiche’, mentre Ascanio Celestini è protagonista de ‘I parassiti-un diario nei giorni del Covid-19’. Nel 2021 sul palco ‘Sfasate croniche’ di e con Katia Beni, Anna Meacci, Daniela Morozzi e Giustina Terenzi. Tra gli eventi speciali Roberto Mercadini con ‘Fuoconero su fuoco bianco’. Ritornerà anche Per grandi e Puccini, la rassegna teatrale dedicata ai bambini, con spettacoli prodotti dalle compagnie Catalyst, Centrale dell’Arte e Pupi di Stac.
A sostenere la ripresa delle attività del Puccini anche il Comune di Firenze che, come spiegato dall’assessore alla cultura Tommaso Sacchi, “ha aumentato il contributo al teatro del 55%, arrivando a 70mila euro. È un sacrificio che ha senso perché il Puccini, per ripartire, ha bisogno dell’impegno di tutti”. Ascolta >>
“Abbiamo appena siglato una convenzione della durata di 10 anni con la direzione cultura e sport del Comune di Firenze, e la concessione per 20 anni dello spazio: una sicurezza in più che ci permette di programmare la nostra attività futura con maggiore tranquillità”, spiega la presidente dell’associazione Teatro Puccini Cristina Giani.
“Con questa stagione torniamo a dare lavoro al personale dopo tanti mesi di cassa integrazione. Inoltre avremo la possibilità di ospitare spettacoli che probabilmente a capienza piena non avremmo potuto inserire in cartellone”, spiega Lorenzo Luzzetti, direttore artistico del Teatro. Ascolta >>