FIRENZE – Neppure il tempo di riaversi dalla scossa arrivata con le parole del patron viola Rocco Commisso sulla volontà di “distruggere lo stadio Franchi e rifare tutto da capo”, che sullo Stadio di Campo di Marte si addensano altre nubi, sulla sicurezza e la fruibilità stessa dell’impanto.
Secondo uno studio compiuto dall’Università di Firenze, lo stadio Artemio Franchi presenta una “una situazione estremamente critica” dal punto di vista delle “condizioni di staticità e vulnerabilità sismica”. A parlarne è oggi il sindaco di Firenze, Dario Nardella, precisando che due sono i punti centrali: il primo è che lo stadio in questi anni è stato fruibile grazie ai 600 mila euro all’anno di media investiti dal Comune per consentire lo svolgimento delle partite. Però, secondo punto, h aggiunto, ma “la situazione è così critica e difficile che non basta un semplice intervento di manutenzione straordinaria che pure faremo nell’immediato con ulteriori 800 mila euro di investimento”. La soluzione, per Nardella, è inevitabile: “E’ necessario ora più che mai un intervento profondo e straordinario su questa struttura”.
Passano così in secondo piano perfino le dichiarazioni con cui Rocco Commisso oggi è sembrato voler ridimensionare le frasi di ieri: “Forse il termine ‘distruggere’ è un po’ troppo forte ma il concetto è che se le cose si fanno vanno fatte belle. Comunque adesso in testa per lo stadio ho due opzioni, una riguarda il Franchi l’altra l’area di Campi Bisenzio” ha detto da Campi Bisenzio dove ha incontrato il sindaco Emiliano Fossi. Parole, queste così come quelle di ieri, che il sindaco non ha voluto commentare.
Sta di fatto che l’annuncio di oggi di Nardella sul rischio sismico, non possono che far piacere alla proprietà della Acf Fiorentina e a tutti coloro che caldeggiano un radicale intervento sull’impianto.