FIRENZE – Festa per la vittoria elettorale stasera per il neo-eletto governatore toscano Eugenio Giani: l’appuntamento è fissato alle 18 al Mandela Forum, alla presenza anche del segretario nazionale Nicola Zingaretti.
Mentre ritarda la proclamazione ufficiale dei nuovi eletti per il ‘congelamento’ di una manciata di sezioni e la lista “Orgoglio Toscana” che per pochi decimali ha mancato di superare la soglia del 3% dei voti per accedere al riparto dei seggi, annuncia di voler presentare chiedere il riconteggio dei voti.
Intanto il neo-governatore Giani al lavoro alla composizione della giunta – “mi prenderò tutto il tempo necessario” fa sapere. Tra i nodi da sciogliere, quello della vicepresidenza da assegnare ad una donna, e come bilanciare la rappresentanza delle correnti Pd (zingarettiani, lottiani, nardelliani e gianiani) e dei territori: anche per questo tra i papabili per un assessorato ci sono i campioni di preferenze: l’ex capogruppo Leonardo Marras, l’assessore uscente Vincenzo Ceccarelli, insieme ad Alessandra Nardini, Simone Bezzini e Jacopo Melio.
Intanto escono le prime indagini sui flussi elettorali per spiegare le ragioni della vittoria di Giani: secondo uno studio dell’Istituto Cattaneo sarebbero stati soprattutto elettori del M5s e della sinistra che hanno fatto confluire il voto su Giani e il Pd. “Decisivo – spiga stamani a Novaradio Lorenzo De Sio, politologo e docente alla Luiss – è stato il voto ai soli candidati governatore, espresso da oltre 100 mila elettori, e capitalizzato soprattutto da Giani”.
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