TOSCANA – Prima campanella stamani per 480 mila studenti toscani, dalle scuole materne fino alle superiori, in una scuola che “riapre” ufficialmente dopo oltre 6 mesi di stop in un contesto radicalmente mutato – con ingressi scaglionati, mascherine, gel, distanziamento fisico – e con molteplici incertezze che gravano sulle prospettiva di un ritorno alla normalità.
Tra le questioni problematiche c’è innanzitutto, ovviamente, quella della sicurezza sanitaria: la Toscana conta già ora una decina di casi tra alunni e personale scolastico, con alcune classi (in Casentino intere scuole) in quarantena. Il timore è che un’impennata di nuovi casi metta a dura prova la capacità di “testare e tracciare” del sistema sanitario. Anche per questo si rinnovano gli appelli alla famiglie alla vigilanza e responsabilità – e quindi non mandare i ragazzi a scuola in caso di febbre o qualunque altro sintomatologia sospetta. In caso i sintomi insorgessero durante l’orario scolastico, l’alunno sarà isolato e scatterà la procedura che coinvolge il referente covid a scuola, il pediatra di base e il sistema di tamponi “drive through”. Per ridurre al massimo i tempi tra analisi e risultati, la Regione Toscana ha previsto una corsia preferenziale da riservare alle analisi dei tamponi di minori, come conferma stamani a Novaradio Renzo Berti, direttore Dipartimento Igiene e Prevenzione Asl Toscana Centro.
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