FIRENZE – Venti milioni di euro annui per un Piano casa, più alloggi sociali, regolamento unico di utenza delle case popolari, revisione della legge sulle locazioni: queste le proposte di Cgil e Sunia Toscana contenute in un documento, presentato oggi, che verrà sottoposto ai candidati alle elezioni regionali. Tre di loro (Eugenio Giani, Irene Galletti e Tommaso Fattori) parteciperanno a un convegno sul tema promosso dal sindacato il 7 settembre a Firenze.
L’idea lanciata da Cgil e Sunia Toscana è quella di un piano finanziato adeguatamente per ristrutturare e riassegnare ‘in tempo reale’ le case popolari attualmente sfitte e le 1500 che ogni anno mediamente si liberano, oltre ad assicurare le manutenzioni straordinarie alle parti condominiali degli edifici esistenti. Cgil e Sunia chiedono inoltre una revisione della legge sulle locazioni che punti, attraverso contrattazione collettiva e leva fiscale, ad abbassare il livello degli affitti privati e ad aumentare l’offerta, ma anche modifiche che semplifichino le procedure di presentazione delle domande di assegnazione degli alloggi Erp.
I dati della crisi abitativa sono allarmanti: secondo quanto riportato da Sunia e Cgil, quasi 20mila famiglie (18.576) in Toscana tra aprile e maggio 2020 hanno fatto domanda per avere un aiuto a pagare il canone di locazione, a seguito della diminuzione o della perdita di lavoro.
Le città con più richieste accolte sono state Firenze (2547), Livorno (1111), Prato (606), Pisa (429), Grosseto (411). Secondo il sindacato, inoltre, c’è un 30% di domande non ammesse perché non rientravano totalmente nelle fattispecie richieste dai bandi.
La Toscana è l’ottava regione in Italia con più alto numero di sfratti, e il 92% è per morosità: secondo i dati 2019 del ministero dell’Interno si contano 3.300 nuove convalide di sfratto (3.029 per morosità e 271 per finita locazione), con 6.553 richieste di esecuzione con forza pubblica e 2.260 sfratti già eseguiti.
I tribunali regionali hanno già depositato nelle loro cancellerie un numero alto di convalide di sfratto per morosità: il 30% il più del rispetto al 2019, pari a oltre mille convalide di sfratto in più a partire dal 1 gennaio 2021 con la fine del blocco degli sfratti.