FIRENZE – Il blocco dei licenziamenti imposto dal governo durante il lockdow fino al 17 agosto, potrebbe essere proprogato fino a fine novembre, ma non fino a fine anno come avrebbero voluto i sindacati.
La notizia, riportata oggi sulle pagine di Repubblica, suscita l’immediata reazione di Cgil, Cisl e Uil: “I licenziamenti vanno bloccati, altrimenti sarà sciopero generale”, dichiara Maurizio Landini segretario generale di Cgil intervistato dal quotidiano. Arrivare al 31 dicembre “pietrificherebbe la nostra economia”, denuncia, dall’altra parte, Confindustria.
In Toscana, sulla questione si esprime si esprime il governatore Ernico Rossi, che prende le parti dei sindacati. “Giusto chiedere la proroga del blocco dei licenziamenti fino a fine anno – scrive Rossi su Facebook – il governo deve rispondere positivamente alle richieste dei sindacati. Però ci sarà presto un giorno in cui quel blocco dovrà essere tolto. Allora dovremo evitare che centinaia di migliaia di lavoratori si trovino in mezzo alla strada. Ecco perché è cruciale elaborare piani per il lavoro e programmi di investimento nei settori della scuola, sanità, ambiente, rigenerazione urbana e infrastrutture, che oltre a stimolare la domanda creino nuova occupazione”.
“La risposta seria – ha aggiunto Rossi – non è distribuire una mancetta insicura ai disoccupati e ai meno abbienti e neppure la medicina palliativa dei bonus, distribuita a man bassa, ma, come recita la Costituzione garantire il diritto al lavoro. Il Pd non resti schiacciato tra il populismo del reddito di cittadinanza per tutti e il liberismo che non accetta un ruolo centrale dello Stato. Scriveva Keynes: ‘Gli uomini della pratica, i quali si credono affatto liberi da ogni influenza intellettuale, sono spesso gli schiavi di qualche economista defunto. Pazzi al potere, i quali odono voci nell’aria, distillano le loro frenesie da qualche scribacchino accademico di pochi anni addietro'”.