FIRENZE – Dopo alcuni casi di contagi da Coronavirus in Toscana di persone provenienti dall’Albania “abbiamo parlato con la comunità albanese” per diffondere tutte le “informazioni necessarie. Sarebbe utile che ci fosse un’iniziativa del Governo, la tutela dei confini è di sua competenza, e c’è un tavolo con le società aeroportuali per monitorare chi arriva dall’Albania”.
Lo ha detto l’assessore regionale al diritto alla salute Stefania Saccardi, a margine di una conferenza stampa a Palazzo Vecchio. A preoccupare la Regione sono i dati sui cosiddetti “casi di importazione” dall’estero: nell’ultima settimana su 52 nuovi casi, ben 31 sono arrivati con voli dall’Albania, e 13 su 16 solo ieri.
Ieri sul tema era intervenuto il presidente Enrico Rossi, per chiedere al governo, n particolare i ministeri dell’Interno e della Salute, di intervenire perché le compagnie aeree comunichino i dati di chi atterra in altri scali in Italia: “Altrimenti – ha avvertito – se il tracciamento dei passeggeri e la loro sorveglianza attiva non sarà possibile, non resterà che un’unica opzione: bloccare i voli diretti”.
In assenza di riposta, sul tema è dunque tornata l’assessora Saccardi, spiegando che senza un coordinamento nazionale non è possibile per la Toscana “tracciare” e monitorare gli arrivi che passano prima da altre Regioni: “I nostri servizi di prevenzione – ha detto oggi – sono allertati per poter immediatamente seguire nella quarantena le persone proveniente dall’Albania, per monitorarle, per trattare tutti i casi nel modo giusto e corretto e per isolare e contenere qualunque focolaio si dovesse manifestare” ma è necessario “riuscire a capire chi arriva dall’Albania anche attraverso scali fatti da altre parti”.
“Stiamo vedendo gli effetti dei pochi controlli che nei mesi scorsi sono stati messi in campo fuori dall’Italia” commenta l’epidemiologo Emanuele Montomoli stamani a Novaradio, che avverte: “Se non teniamo sotto controllo questi cluster di contagio potremmo ritrovarci in breve tempo nella situazione di marzo”
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