VIAREGGIO – Il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede ha presenziato stamani alla messa di suffragio delle 32 vittime della strage di Viareggio (Lucca) che è stata celebrata nel cimitero della Misericordia e che fa parte delle iniziative che oggi sono organizzate nella città 11 anni dopo il disastro ferroviario del 29 giugno 2009.
Quest’anno, causa covid19, non si terrà il consueto corteo per le vie del centro ma solo alcune iniziative “simboliche”: tutti i treni in transito a Viareggio oggi fischieranno in segno di “omaggio” alle vittime, mentre stasera alle 23.48 saranno suonati 32 rintocchi della campana alla Casina dei Ricordi in via Ponchielli.
Tra i temi giudiziari sollevati nei processi sulla strage di Viareggio c’è quello della prescrizione su alcuni reati, contro cui i familiari delle vittime si sono battuti, anche trovando un’interlocuzione col Guardasigilli dei M5s.
Il processo sulle responsabilità della strage- che in secondo grado ha visto la condanna dei vertici delle autorità ferroviarie italiane FS e Trenitalia, delle azienda Gatx Austrai e Gatx Deutscland che fornirono il vagone cisterna che si ruppe e dei responsabili delle officine Jugenhal che lo revisionarono per disastri ferroviario colposo, ma si aspetta ancora la sentenza della Cassazione (attesa in autunno).
“L’amarezza – dice a Novaradio Mery Maccioni, dell’associazione il Mondo che Voreei” – è pensare che in questi 11 anni poco o nulla è stato fatto per garantire l’effettiva sicurezza delle ferrovie e perché quanto accaduto a Viareggio non si ripetesse: a dimostrarlo gli incidenti, anche gravi, che si sono verificati”
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