FIRENZE – In piedi in piazza Santa Croce a Firenze, con un cappello rosso in testa e la maglietta del sindacato indosso, per segnalare la situazione di grave difficoltà che stanno vivendo i circa 4.000 lavoratori dei servizi scolastici in appalto, di fatto senza lavoro da quando le scuole sono chiuse e che nei prossimi mesi rischiano si trovarsi senza ammortizzatori sociali.
Così alcune centinaia di lavoratori di servizi essenziali – mense, scuolabus, servizi di sostegno ai disabili e di pre- post-scuola – hanno dato vita stamani al flashmob dal titolo “Noi siamo quelli col contratto sospeso ma non col cappello in mano”.
Ad organizzare la protesta i sindacati Cgil Firenze, Filcams Cgil Firenze, Fp Cgil Firenze e Flc Cgil Firenze, che segnalano le criticità del settore. Si tratta in grandissima parte di donne, si spiega, che già normalmente godono di stipendi bassi e contratti con diritti limitati, che da fine febbraio ricevono solo alcune centinaia di euro al mese di Fondo integrativo.
“A differenza di docenti e degli altri dipendenti della scuola però – segnala Chiara Liberati, Filcams Cgil Firenze – nei mesi estivi rischiano di rimanere senza ammortizzatori perché il contratto non prevede né salario né contributi. E’ necessario perciò che di ponga rimedio a questa situazione, il sistema scolastico deve essere considerato come un tutt’uno”.
>>> Clicca per ascoltare l’intervista integrale a Chiara Liberati, Filcams Cgil Firenze