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La Cavalli se ne va a Milano, i lavoratori no. E “strappano” l’accordo sul piano sociale

today22/06/2020

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FIRENZE – Niente da fare. La maison Roberto Cavalli lascerà il distretto del fashion fiorentino, ma dovrò fare a meno di gran parte delle sue maestranze che rifiutano di trasferirsi a Milano.

La nuova proprietà, con “testa” a Dubai, ha ribadito la volontà alla delocalizzazione anche nell’ultimo incontro oggi in collegamento con i rappresentanti di Regione e sindacati. “Si perde un enorme patrimonio professionale e umano, oltre a una risorsa per il territorio. Restiamo preoccupati sul futuro industriale del marchio e anche i lavoratori sembrano esserlo, visto che oltre 100 di loro hanno scelto di licenziarsi piuttosto che trasferirsi nella sede milanese” fanno sapere  Femca Cisl e Filctem Cgil di Firenze.

Su un totale di 170 dipendenti, infatto, ben pochi hanno accettato il trasferimento: oltre 100 lavoratori hanno dato la preadesione al piano sociale (licenziamento con corresponsione da 8 a 11 mensilità, a seconda dell’anzianità di servizio), oltre 50 invece si trasferiranno a Milano (secondo le condizioni previste dal contratto nazionale in questi casi)”.

“I lavoratori – dicono i sindacati – hanno lottato finché hanno potuto per convincere l’azienda a rinunciare alla chiusura della fabbrica di Sesto Fiorentino, ringraziamo le istituzioni locali che ci sono state accanto”.

Da parte sua la Regione Toscana, prendendo atto della decisione dell’azienda, chiede garanzie per i lavoratori dell’indotto, e sui contratti in essere.

Da capire quale sarà il destino dello stabilimento, che ora l’azienda potrebbe decidere di vendere o cedere in affitto a terzi.

Scritto da: Redazione Novaradio


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