TOSCANA – Fanno discutere le dichiarazioni del candidato governatore del centro sinistra Eugenio Giani sulla politica dei rifiuti e gli impianti di incenerimento: a poche ore dalla notizia della firma dell’accordo tra Alia, consorzio QThermo e ATO Toscana Centro che “archivia” definitivamente il progetto di termovalorizzatore – bocciato da Tar, Consiglio di Stato e disconosciuto alla fine anche dalla giunta regionale – Giani nei giorni scorsi ha dichiarato che se non andrà a buono fine la “verifica del piano Rossi” che prevede la “bio-raffineria” destinata a trasformare le plastiche non risiclabili, allora sarà lui stesso a scelgliere un sito per il termovalorizzatore, andando “diritto coi carri armati, perché non è possibile che sostanzialmente la Toscana sul piano della termovalorizzazione abbia impianti chiusi da tempo, a Scarlino, impianti con comitati a iosa decisi a farli chiudere e ha rinunciato a Case Passerini”.
Parole che hanno fatto saltare sulla sedia le componenti a sinistra della coalizione che sostiene la candidatura dell’attuale presidente del Consiglio Regionale. In particolare Mdp – Articolo 1 chiede di convocare al più presto una riunione di tutta la coalizione per , spiega Simone Bartoli segretario toscano Mdp articolo , “riaffrontare alcuni nodi che erano rimasti aperti, come quello della nuova pista aeroportuale di Peretola, e che oggi, alla luce degli effetti post coronavirus impongono una nuova valutazione delle priorità”.
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