FIRENZE – Distanza di sicurezza per tutti gli strumenti, mascherine per gli archi e fiati separati tra loro dal resto dell’ensemble da paraventi di tessuto non tessuto trasparente. Sono le proposte per il futuro della musica orchestrale che arrivano da ICO e Agis al governo per la “fase 2” dello spettacolo dal vivo.
Come noto da qualche giorno il Comitato tecnico scientifico della Protezione civile ha dato parere favorevole alla ripresa dello spettacolo dal vivo all’aperto o al chiuso per la prima settimana di giugno a patto che “vengano garantite tutte le condizioni atte a minimizzare il rischio di diffusione” del Covid 19. Tra le indicazioni l’uso obbligatorio di mascherina, di sedere distanziati di almeno un metro per gli spettatori, il divieto di accesso in presenza di sintomi respiratori e/o temperatura corporea superiore a 37,5°, nonché l’obbligo per gli organizzatori di istallare dispenser con sostanze igienizzanti all’ingresso ed evitare i biglietti cartacei.
I nodi ancora da sciogliere sono però quelli relativi alla gestione delle presenze sul palco, e nel caso delle orchestre si rischierebbe ad oggi di escludere totalmente i fiati da qualsiasi ensemble. “Queste le indicazioni date dal ministero”, spiega a Novaradio Marco Parri, direttore generale della Fondazione Orchestra Regionale Toscana, ma anche presidente dell’Associazione nazionale delle Istituzioni Concertistico Orchestrali e vice presidente della Federazione Nazionale dello Spettacolo dal Vivo presso l’AGIS. “Insieme ad Agis – spiega Parri – abbiamo studiato un protocollo nazionale che abbiamo proposto al ministro Franceschini e che speriamo che l’Istituto Superiore di sanità avalli. L’idea è di usare il tessuto non tessuto, che adesso viene prodotto anche in versione trasparente e che è lo stesso materiale usato per la produzione di mascherine, per separare i fiati tra loro e dal resto degli strumentisti”.
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Se l’ISS autorizzasse la proposta e compatibilmente con il calo del contagio, secondo Parri si potrebbe pensare di ripartire già a luglio, dopo una prima fase di rodaggio, con l’orchestra al completo, con archi con le mascherine e fiati rinchiusi in paravento di tnt trasparenti, tutti ovviamente a distanza di sicurezza. E se tutto andasse bene l’Orchestra della Toscana, che avverte Parri “dovrà comunque rivedere la propria programmazione e il proprio calendario” potrebbe tornare a suonare con l’apertura dei concerti nelle Ville Medicee già a giugno.