TOSCANA – Si estende la possibilità di fare il test sierologico gratuito a nuove categorie di lavoratori, fra cui i contatti stretti di casi positivi.
Lo dispone la nuova ordinanza presentata dal presidente Enrico Rossi che allarga il raggio dello screening di massa previsto dalla Regione e è destinato a coinvolgere qualcosa come 500 mila toscani nelle prossime settimane, tanto quanti i kit sierologici in arrivo. Secondo la Regione, se sarà confermata la percentuale dello 0,5% di casi positivi al Coronavirus registrata dallo screening ora in corso, si potrebbero trovare in tutta la popolazione toscana almeno 15mila positivi asintomatici.
La campagna, ha spiegato Enrico Rossi, è stata lanciata in avvio della fase 2 proprio per andare a “scovare”, trattare e tracciare in modo precoce le persone, pauco- o asintomatiche, che potrebbero essere potenziale fonte di contagio, ridurre la possibilità di diffusione e arrestare in modo tempestivo eventuali nuovi focolai.
Potranno sottoporsi gratuitamente al test, nei 41 laboratori convenzionati con la Regione, anche studenti universitari delle facoltà sanitarie che abbiano accesso in strutture sanitarie e socio-sanitarie, medici e infermieri operanti come libero professionisti, odontoiatri libero professionisti. E ancora, tabaccai, magistrati e personale amministrativo delle giurisdizioni ordinaria, amministrativa e contabile che hanno rapporti col pubblico, operatori e ospiti delle strutture di accoglienza per migranti, maestri, insegnanti e personale delle scuole o afferente agli asili nido e campi estivi al momento della ripresa delle attività.
Chi risultasse positivo dovrà chiamare il numero verde 800556060 per sottoporsi al tampone. Per l’attivazione delle misure preventive e di contenimento della pandemia e a fini epidemiologici è consentita la tracciabilità dei test e del loro esito, nel rispetto della privacy, attraverso l’attivazione della apposita App sviluppata a livello regionale. “entro 24-48 ore ch risultasse positivo – ha spiegato Stefania saccardi, assessore ala salute – sarà sottoposto a tampone di verifica tramite la metodologia drive through”
A prescrivere i test sierologici potranno essere anche i medici di famiglia, che vedono estesa la loro possibilità di decidere anche di sottoporre a verifica anche casi di covid19 potenziale e non solo “sospetto”. “nei casi più gravi, con sintomatologica grave simil-Covid19 – spiega Alessio Nastruzzi, segretario toscano della Fimmg – sarà inviata al domicilio del paziente un’unità speciale che effettuerà il tampone senza mettere a rischio contagio altre persone”.
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