TOSCANA – Scatta a partire da oggi, in modo graduale, una nuova fase anche per la sanità toscana: mentre si chiudono in molti ospedali i reparti Covid di degenza e terapia intensiva che si erano approntati nelle settimane scorse, inizia il ritorno alla normalità per l’organizzazione sanitaria.
Un restart cui si sta lavorando da diversi giorni, e le cui linee guida sono quelle fissate dall’ordinanza firmata ieri dal governatore Enrico Rossi. Dopo la sospensione della cosiddetta “chirurgia di elezione” decisa nel pieno dell’emergenza, da oggi si rimette in moto la “macchina” per calendarizzare le operazioni programmate – e quindi gli esami preintervento – le visite specialistiche, gli screening, così come i prelievi del sangue. Per questo gli ospedali saranno aperti per 12 ore su due turni, per 6 giorni a settimana, in modo da permettere l’impiego di più personale, samltire l’arretrato e al tempo stesso consentire l’afflusso di persone in ospedali e ambulatori mantenendo la distanza di sicurezza e prevenzione.
“Una nuova normalità – spiega l’assessore regionale Stefania Saccardi – che on può dimenticare come l’epidemia di coronavirus non sia affatto esaurita”. Per questo tutti gli ospedali manterranno dei reparti Covid, nei pronto soccorso ci saranno percorsi e sale dedicate, saranno mantenuti i pre-triage e lo screening covid per chiunque arrivi in ospedale e l’operatività delle Usca.
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Allo stesso modo, sarà rafforzata la sanità territoriale: “Aumenteremo nelle prossime settimane a 1200 posti quelli di cure intermedie per i malati non gravi ma bisognosi di ospedalizzazione, e rafforzeremo i servizi sul territorio, anche per intervenire tempestivamente nell’individuare, isolare e curare i nuovi casi nell’eventualità del riaccendersi di nuovi focolai” aggiunge Saccardi. Il personale non dovrebbe mancare: “Abbiamo assunto 2.200 nuovi lavoratori in sanità , tra medici e infermieri, in gran parte a tempo indeterminato”