TOSCANA – Sono 172 i nuovi casi positivi al Coronavirus registrati in Toscana a ventiquattro ore dal precedente bollettino, e 19 i nuovi decessi. In lieve aumento i nuovi casi positivi (+18) mentre scende di 6 il numero di decessi.
Diminuiscono sensibilmente sia i ricoveri ordinari ( -29 rispetto a ieri) che quelli in terapia intensiva ( -16). Ad oggi sono 1.087 (ordinari), e 263 in terapia intensiva.
Ad oggi sono dunque 6.173 i contagiati dall’inizio dell’emergenza. i guariti virali sono 118, 259 le guarigioni cliniche. In totale sono 377 contro 369 i decessi.
In prospettiva, dunque, se da un lato si registra la conferma di alcuni segnali confortanti sul raggiungimento del “plateau” dell’epidemia, dall’altra non emergono dati che indichino con decisione l’inizio della discesa.
“Dovremo abituarci a convivere a lungo con questo virus, probabilmente diventerà endemico nel nostro paese e non solo” avverte Emanuele Montomoli, epidemiologo dell’Università di Siena a i microfoni di Novaradio: “Non abbiamo ancora dati certi su quanti siano le persone entrate in contatto con il virus, ma se è come si ipotizza sono una quota ridotta della popolazione (non superiore al 10%) dovremo prepararci al riemergere ciclico di focolai localizzati“.
>>> Ascolta l’intervista a Emanuele Montomoli, epidemiologo Università Siena
Il prof. Montomoli fa chiarezza anche sulla reale efficacia delle mascherine FFp1 che la Toscana ha deciso di rendere obbligatorio non appena verranno consegnati a tutti gli 8,5 milioni di pezzi ordinati: “Le FFp1 schermano particelle fino a 300 micron, quindi sono inefficaci nell’arrestare un virus ‘grande’ 130 micron come il Sars-Cov-2 – avverte – ma è anche vero che se tutti le indossano qualche effetto possono averlo sulla dispersione delle goccioline di saliva. E in ogni caso – aggiunge – al momento sono le uniche che si trovano sul mercato in quantità tali da fornire una qualche protezione: siamo come in un’economica di guerra, e dobbiamo fare con quel che c’è”.
Infine sui test sierologici che la Regione ha deciso di avviare a tappeto sugli anziani delle Rsa e sul personale sanitario, e su cui il governatore Rossi ha invitato anche le aziende provate a collaborare convenzionandosi diffidando invece i singoli cittadini a sottoporvisi, Montomoli avverte: “La loro affidabilità – dice – dipende molto dal tipo che viene utilizzato. Alcuni di questi restituiscono un’alta quota di falsi negativi, quindi sono inutili a fini diagnostici. Si tratta di strumenti che danno risultati per uso scientifico, che vanno analizzati e ponderati opportunamente, non hanno valore disagnostico”