TOSCANA – Entra a regime nei prossimi giorni la campagna di screening sierologico lanciata dalla Regione Toscana: oggi è iniziata la distribuzione dei primi 10.000 kit per il test sierologico per il coronavirus in tutte le Aziende sanitarie. “In relazione alla disponibilità, li effettueremo su un campione di medici e sanitari: ci servirà per capire l’efficacia di questi test e come è messa la popolazione ospedaliera” spiega stamani a Novaradio è l’assessore regionale alla salute Stefania Saccardi, che aggiunge: “Prima si parte dal personale impegnato nei reparti Covid, per poi passare ai reparti non-Covid, ai medici di medicina generale, ai pediatri e agli operatori delle Rsa”.
>>> Clicca per ascoltare l’intervista integrale a Stefania Saccardi
Nel complesso, stando a quanto affermato dal governatore regionale Enrico Rossi, la Regione ha ordinato 1,2 milioni di kit. In attesa che siano prodotti e consegnati, in questa prima tranche si è deciso di destinare il kit a 3.000 dipendenti delle tre Asl (1500 per la Asl Toscana Centro, 1.000 per la Nord Ovest e 750 per la Sud Est), 1.200 a Careggi, 900 per l’Auo Pisana, 500 per l’Auo senese e 300 per il Meyer. Previsti anche 1700 test per medici di medicina generale, pediatri di libera scelta e guardie mediche, e 20 per i ricercatori dell’Ispro che analizzano le provette.
Un’incognita rimane sui tempi con cui si potrà portare a termine questa indagine epidemiologica estesa: il grosso non arriverà prima della metà di aprile. “Tra qualche giorno- assicura Saccardi – dovremo avere la consegna di quelli prodotti in casa (la ditta Dieses di Siena, ndr): ne abbiamo ordinati molti e speriamo che arrivino nei prossimi giorni”.
Nel frattempo la battaglia al virus prosegue: con i tamponi “per strada” effettuati su appuntamento nella Asl Sud Est, nell’intensificazione dei tamponi nelle altre zone (33 unità saranno destinate a questo) e nei reparti ospedalieri, ovviamente.
I dati, benché drammatici, offrono spinti all’ottimismo: 254 nuovi casi ieri (+8,5%) ma su un numero di tamponi eseguiti assai ampio: oltre 3.000 effettuati solo ieri (+18,5%): “Abbiamo aumentato tantissimo i tamponi – spiega Saccardi – e sul piano percentuale non abbiamo numeri che allarmano. Altro dato positivo l’aumento limitato dei pazienti in terapia intensiva”.
Eppure in alcune zone proprio i posti letto nelle rianimazioni cominciano a scarseggiare – tra Massa, Lucca e Viareggio solo 5 posti liberi ieri – tanto da rendere necessario i trasferomenti di pazienti verso Cisanello. “Stiamo continuando a lavorare per riorganizzare i reparti ospedaliera e creare nuovi posti letto, anche nei vecchi ospedali” spiega l’assessore. Nei giorni scorsi la Regione ha annunciato la creazione a breve di 230 posti letto (per un totale di oltre 600). “Obiettivo è non arrivare mai a quel che è successo in certe zone del Nord Italia, in cui si è stati costretti a scegliere chi ricoverare”.
Altro problema segnalato da molti plessi ospedalieri la carenza di farmaci: sia quelli specialistici usati per la terapia sintomatica sperimentale del Covid19, sia di altri farmaci “comuni”, come oppiacei e altri antidolorifici usati nelle rianimazioni. “C’è un problema – ammette l’assessore – ma è all’origine, nella produzione farmaceutica: stiamo lavorando con Estar e le farmacie per ovviare al problema, ma è una situazione che si riscontra in tuto il mondo”