TOSCANA – Avanti tutta con i tamponi “drive through” fatti per strada, impegno massimo nel reperire gli stick necessari, e mettere “su strada” il personale necessario per effettuali. E intanto al via con i primi 28 mila test sierologici, la campagna di screening che riguarderà prima gli operatori sanitari, i medici e i pediatri di base e poi, ad allargare, oltre un milione di toscani.
E’ la strategia ribadita oggi dal governatore Enrico Rossi in un’intervista stamani a Repubblica. I tamponi “per strada”, fatti su appuntamento con i cittadini che neppure scendono dall’auto,devono andare avanti, ma mancano i dispositivi: “In particolare quelli più efficaci, con inattivatore automatico” ammette Rossi, che aggiunge: “Li stiamo cercando sul mercato”.
Obiettivo della Regione è proseguire con una ritmo di almeno 4.000 al giorno, tenendo conto del fatto che per l’analisi comunque ci vogliono diverse ore. Ci lavorano 8 laboratori toscani (3 grandi e 5 più piccoli), che ora lavoreranno a ciclo continuo: “Ho firmato un’ordinanza – spiega Rossi – che impone loro di essere attivi 24 ore al giorno, 7 giorni su 7”.
Più rapido è il sistema di test sierologico. Per la campagna di screening “esteso” , la Regione ha ordinato 1 milione e 200 mila di kit, ma si dovrà aspettare almeno la metà di aprile perché l’azienda senese che li produce riesca a fornirli. Intanto si arte con i primi 28 mila, a cominciare dai medici e dai sanitari dell’ospedale delle Scotte. Uno dei laboratori di analisi dei test è quello di Medicina Preventiva e Sorveglianza sanitaria dell’Aousl di Siena diretto dalla dottoressa Simonetta Fabrizi (fonte: Asl Siena).
Il test si fa con prelievo del sangue e dà risultato in poco tempo: rileva gli anticorpi IGG e IMG che il nostro corpo produce, facendo così capire se una persona è infetta e contagiosa oppure se ha già avuto la malattia in modo asintomatico. E’ comunque necessario un ulteriore verifica con il tampone faringeo. A spiegare le differenza è Maria Grazia Cusi, docente del dipartimento di Biotecnologie mediche dell’Università di Siena. (fonte audio: Asl Siena).
Anche i tamponi in strada dovranno essere intensificati, e per questo Rossi invita le Asl a riorganizzare le forze: “Gli infermieri liberati dalle esigenze nei reparti possono essere impiegati per far i tamponi in strada” dice Rossi, e “bacchetta” il comportamento tenuto nella Asl Toscana Nord dove nel week end la rilevazione dei tamponi è stata sospesi: “Sabato e domenica hanno deciso di fare festa, non deve più succedere”.