FIRENZE – Vince il silenzio a Firenze, ma c’è pure chi corre sui lungarni, forse ancora ignaro delle nuove disposizioni per l’emergenza coronavirus.
Poche certo le auto in giro, ancora meno passeggeri sugli autobus che viaggiano praticamente vuoti, e chi cammina per strada lo fa per raggiungere l’ufficio o andare a far presto la spesa, per cercare di evitare le code all’ingresso dei negozi che si formano già alle 7.30 per l’obbligo di rispettare le distanze di sicurezza.
Semmai si notano ancora di più, in questo deserto da mattina presto di domenica, polizia, carabinieri e vigili urbani che fanno presidi o girano in città. Giù tutte le serrande dei bar anche se chi vende tabacchi o giornali è aperto.
Un’atmosfera rarefatta e grigia, in cui spicca però il grande telo bianco che qualcuno ha appeso accanto all’ingresso dell’ospedale di Santa Maria Nuova: una sorta di “tazebao” bilingue, in italiano e cinese, per ringraziare lo sforzo compiuto da medici e infermieri. “Medici e infermieri, eroi moderni, senza poeti a raccontare il vostro coraggio. Grazie di cuore” recita lo striscione.