FIRENZE – “Chiudere tutti i negozi? Una proposta da valutare e che rende evidente la situazione di crisi delle imprese, ma che può essere decisa solo se il governo darà un quadro unitario” sia riguardo a questioni fiscali che di lavoro.
E’ possibilista l’assessore comunale fiorentino alle attività produttive e bilancio, Federico Gianassi, rispetto alla proposta lanciata oggi dal presidente di Confcommercio Firenze, Aldo Cursano, di chiudere tutti gli esercizi commerciali, senza distinzione, tranne quelli di stretta necessità (alimentari e le farmacie). Quello che chiede però è che sia il governo, con una normativa nazionale, a tracciare il quadro normativo per regolare gli obblighi amministrativi, fiscali e altro per le imprese.
E fa anche un appello all’esecutivo a valutare il danno economico a carico degli enti locali, per effetto del coronavirus sul minore introito dei tributi locali. “Solo a marzo nel Comune di Firenze avremo un danno superiore a 6 milioni di euro solo per entrare collegate direttamente al turismo – ha detto – poi ci sono altre entrate che sono parzialmente ridotte. Questo pone un problema perché le entrate servono per lo svolgimento di servizi: scuola, cultura, sociale”. Di qui la richiesta affinché il governo pensi anche a misure di sostegno ai Comuni.
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