FIRENZE – Circa 40 opere su carta e tela, oltre a video, opere grafiche e performance reinventate per esplorare gli anni di esordio di uno dei maggiori innovatori dell’arte del Novecento. Si inaugura domani (20 febbraio) al Museo Novecento la grande mostra antologica dedicata ad Allan Kaprow, padre di forme d’arte come gli “happenings” e gli “environments”.
Curata da Sergio Risaliti, direttore del Museo Novecento, e Barry Rosen, promossa dal Comune di Firenze in collaborazione con Allan Kaprow Estate e Hauser & Wirth, la mostra è intitolata “ALLAN KAPROW. I will always be a painter – of sorts” e porta per la prima volta in Italia la produzione degli anni di esordio dell’artista.
Dopo una carriera da pittore fortemente influenzata dall’Action Painting di Jackson Pollock, tra la fine degli anni Cinquanta e l’inizio dei Sessanta, Kaprow abbandona i mezzi di espressione più classici e comincia a realizzare ambienti e azioni interattive ed effimere che mettono in discussione l’idea di un’arte monumentale sempre uguale a se stessa e immutabile nel tempo. In linea con la contaminazione tipica di quegli anni tra performance, teatro, danza e arti visive, le sue opere promuovono un’integrazione sempre maggiore tra spazi, materiali, tempo e persone.
“Senza Kaprow – spiega Risaliti – l’arte contemporanea, gli atteggiamenti creativi, le modalità di comunicazione anche politica, come ad esempio quella delle “Sardine”, così come li conosciamo oggi non esisterebbero”. Ascolta l’intervista >>
Il percorso espositivo compie un viaggio a ritroso nella ricerca dell’artista: si parte con la reinvention di due opere emblematiche, FLUIDS (1967), al piano terra ideata dagli artisti Davide D’Amelio, Anna Dormio, Bekhbaatar Enkthur, Esma Ilter, Giulia Poppi, Negar Sh, attualmente in residenza presso la Manifattura Tabacchi, e WORDS (1962) al primo piano progettata da Dania Menafra. La mostra prosegue poi con un excursus nella intensa produzione grafica ed editoriale di Kaprow e con i video e le azioni degli anni Settanta (esposti nella sala Cinema), per terminare con i disegni e i dipinti.
In occasione della mostra, gli artisti Jacopo Miliani e Elena Mazzi progetteranno due ulteriori reinvention di FLUIDS che si svolgeranno all’esterno del Museo in alcune piazze del centro storico il 4 aprile e il primo maggio alla Manifattura Tabacchi.