SESTO FIORENTINO (FI) – Inaugurazione con tanto di contestazione stamani all’Osmannoro del nuovo ambulatorio messo in piedi da regione Toscana e asl Centro per la pronta diagnosi di Covid-19 sui cittadini in rientro dalle aree a rischio. Ad accogliere l’assessore regionale alla salute Stefania Saccardi e i dirigenti responsabili della sanità toscana, stamani davanti alla sede della struttura, al Centro Cromed Salus di via Lucchese, si è radunato un gruppetto di una quindicina di persone preoccupate per i rischi di contagio da parte delle persone che si recheranno all’ambulatorio per i controlli.
“Ho 100 dipendenti che non vogliono venire a lavorare se non ci vengono date rassicurazioni” ha lamentato Dusca Corsi, responsabile del personale di Fabrica Lab che ha sede nello stesso edificio: “Se l’obiettivo è fare dei tamponi, perché non si è allestito un presidio mobile in uno dei terreni liberi qua accanto, anziché in un’area densamente popolata come questa?”
“E’ un opportunità in più sul fronte della prevenzione” la replica dell’assessore Saccardi: “Abbiamo pensato che creare un luogo per la verifica dei sintomi separato, eviti promiscuità e la possibilità di contagio tra i pazienti nelle sale di attesa di pronto soccorso. L’entrata all’ambulatorio è separata – ha puntualizzato l’assessore – e non c’è maggior rischio qui che andare a fare la spesa al supermercato o al cinema”.
Saccardi ha poi voluto fare chiarezza sui numeri circolati in questi giorni: “Nel territorio fiorentino-pratese ci sono sono 1.000/1.200 persone. tra cui cui 400 bambini, già ora sotto sorveglianza sanitaria. Le altre 1.000/1.300 di cui si è parlato sono solo stime, e non è detto che effettivamente rientrino in Italia. Ricordo che da noi non c’è stato un solo caso di ammalato in Italia ma solo casi importati”