PRATO – “La transizione verso produzioni ambientalmente più sostenibili va governata, perché ciò non deve avvenire penalizzando chi lavora. La Regione ha governato stipulando eccellenti accordi con il distretto del cuoio e, qui a Prato, con quello del tessile che è da secoli il luogo del riuso e dell’economia circolare”.
Il presidente toscano Enrico Rossi oggi intervenendo a Prato alla tavola rotonda organizzata dalla Uil Toscana su economia circolare e lavoro ha ricordato quanto fatto da istituzioni, imorese e sindacati sul fronte dell’economia del riutilizzo e della minimizzazione degli scarti – dal settore conciario di santa Croce a quello del tessila a Prato – e il fronte del “difficile dialogo” per trovare una soluzione anche nel settore marmifero: “E’ sempre più necessario regolamentare il settore per far sì che la marmettola non continui a far morire i corsi d’acqua, ma la si possa compattare e seccare per ricavarne materiale simile al cemento da usare per riempimento e tamponamenti”.
“Fortunatamente – ha aggiunto Rossi – il mercato predilige sempre di più chi produce rispettando l’ambiente, e quindi bisogna minimizzare gli sprechi riutilizzando quelli che un tempo erano considerati solo scarti”. “Nell’ambito del federalismo – ha annunciato – siamo disponibili a redigere una proposta di legge che per noi è necessaria per rispondere alle giuste domande del mondo imprenditoriale”.
Quello dell’economia circolare “è un treno lanciato” secondo il sindaco di Prato, Matteo Biffoni: “C’è grande attenzione per quello che puà essere una via allo sviluppo sostenibile, e Prato è pronta ad essere protagonista”.
Il nostro ruolo, il ruolo proprio del sindacato è impegnarsi per creare lavoro di qualità, e l’economia circolare è un’opportunità che dobbiamo cogliere” ha detto il segretario generale Uil Toscana Annalisa Nocentini: “E’ chiaro che questa nuova opportunità deve essere sostenuta da una formazione adeguata, e qui entra in gioco la scuola” ha aggiunto, ricordando poi gli accordi siglati dal sindacato per la modernizzazione dei distretti manifatturieri.