FIRENZE – Multimedialità, italianità, apertura verso i giovani e impegno nel rinnovare le residenze internazionali e le coproduzioni con i grandi teatri europei. Sono queste le parole d’ordine dell’era Accorsi al Teatro della Toscana.
In carica come direttore artistico della fondazione a partire dal 1° gennaio 2021 l’attore avrà il compito di guidare il Teatro della Toscana attraverso il terzo triennio come Teatro Nazionale.
“Sono molto grato per questa possibilità”, ha spiegato alla stampa Accorsi, “vogliamo portare l’arte all’interno del teatro, ma anche negli spazi pubblici: vogliamo cercare il maggior numero possibile di sinergie per portare l’arte a contatto con le persone, non solo portando le persone in teatro, ma facendo anche in modo che i teatri vadano verso le persone, verso i giovani”.
Accorsi prende il posto di Gabriele Lavia, il cui mandato come consulente artistico è scaduto alla fine del 2019, sarà il referente culturale della Fondazione e una figura propulsiva e di potenziamento della linea dettata dal Direttore Generale Marco Giorgetti e dal Presidente Tommaso Sacchi. Proprio Sacchi ha spiegato che l’arrivo di Accorsi si inserisce in “un progetto che potremmo chiamare il grande rilancio della nostra Fondazione”.
Tra gli obiettivi per i prossimi anni di attività del Teatro quello di rimarcare una forte identità europea del teatro coltivando le relazioni internazionali, di sviluppare la sperimentazione della drammaturgia nel campo del multimediale, aumentare la presenza dei giovani, ma anche l’attenzione verso il teatro di tradizione italiana e le realtà del territorio.
“Per raggiungere gli obiettivi fissati – spiega Marco Giorgetti – il Teatro della Toscana intende sperimentare molteplici vie, come ad esempio comunicazione massive, nelle quali sono contemplate riprese audio-visive, contatti con canali televisivi, broadcast, che permetteranno di attirare l’attenzione di un pubblico diverso e nuovo.”
>> Ascolta l’approfondimento dedicato con le interviste ad Accorsi, Sacchi e Giorgetti <<
Nel segno dell’internazionalità il prossimo triennio inizierà con il ritorno di Bob Wilson e Isabelle Huppert, due giganti della scena artistica e teatrale mondiale, con il monologo Mary said what she said, ma anche con una nuova produzione che vedrà Accorsi come protagonista.