FIRENZE – Una programmazione e un investimento economico speciale per la cavea del Teatro del Maggio, riaperta l’anno scorso dopo anni di inutilizzo, e un bando speciale dedicato ai giardini dell’Argingrosso, con l’obiettivo di animare una zona periferica della città. Sono queste le novità per l’Estate Fiorentina 2020 annunciate oggi dall’assessore alla cultura del comune di Firenze Tommaso Sacchi.
A gestire il teatro all’aperto sul tetto del Maggio sarà MuSe, la partecipata culturale del comune, con la direzione artistica del giornalista e operatore culturale Benedetto Ferrara. Il programma sarà definito nei prossimi mesi e sarà principalmente dedicato alla musica rock e non solo. “Cercheremo – spiega Ferrara – di utilizzare al meglio tutti gli spazi della cavea, compresa la terrazza. Sfrutteremo l’ora del tramonto, organizzeremo aperitivi, concerti sia di grandi dimensioni che di piccole”. “Il parco delle Cascine – afferma Sacchi – sarà così un vero e proprio parco della musica che inizia al Maggio e finisce all’ippodromo del Visarno”.
Per quanto riguarda il parco dell’Argingrosso, “vogliamo cercare un soggetto che si prenda a cuore questo spazio – spiega Sacchi – per dare vita ad un nuovo luogo a bordo fiume”. La gestione dei giardini sarà affidata tramite un bando in scadenza il 18 febbraio.
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Gli altri eventi dell’Estate Fiorentina, come di consueto estesa da maggio a ottobre, saranno gestiti attraverso due bandi, entrambi finanziati con 500.000 euro. Il primo, appena chiuso, è dedicato alla selezione di 15 grandi festival per tre anni, il secondo, aperto pochi giorni fa, è invece dedicato agli eventi di dimensioni più contenute, organizzati dalle associazioni e dagli operatori culturali del territorio. Proprio nel secondo avviso pubblico, in scadenza il 27 febbraio, aumentano i luoghi della periferia fiorentina a cui sarà destinata una premialità: “Assegneremo 15 punti in più a chi sceglierà uno degli spazi non centrali indicati nel bando”, spiega Sacchi, “vogliamo in questo modo continuare il lavoro portato avanti negli scorsi anni per un’estate fiorentina diffusa in tutta la città, soprattutto nelle zone periferiche”.
