FIRENZE – “E’ stata una sorpresa anche per me, ma è una grande notizia, un riconoscimento del ruolo di Firenze, e anche una grande opportunità per la Crusca”. Così il presidente dell’Accademia delle Crusca, Claudio Marazzini, commentando stamani ai microfoni di Novaradio l’annuncio della creazione di un museo della lingua italiana ieri da parte del premier Giuseppe Conte. “Il museo che mi immagino è una moderno, tecnologico, rivolto non agli studiosi ma al grande pubblico, e anche ai turisti stranieri per cui la lingua italiana è strettamente legata alla cultura, all’arte, al cibo, al made in Italy”.
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Ora ci si interroga su dove il museo potrà essere ospitato: la più probabile appare l’ex Scuola Marescialli in piazza Stazione, ma circolano anche altre ipotesi, dal Forte Belvedere all’ ex Corte d’appello in piazza San Marco. Il Comune, ha spiegato il sindaco Nardella, entro due settimane farà le prime proposte al Ministero: serve comunque un luogo accessibile e che può essere allestito a museo in tempi brevi, per arrivare in tempo con l’apertura già entro il 2021, per il 700/o anniversario dantesco.
“La scelta spetta al Comune e l’organizzazione al ministero, e dove sarà andrà bene – ha chiosato Marazzini, che lancia una suggestione: “Sarebbe bello che potesse essere vicino all’Accademia della Crusca, ad esempio nella Villa Corsini alla Petraia, in modo così anche da valorizzare il patrimonio delle ville medicee della Piana”.