SAN MIINATO (PI) – “Valorizzare la Toscana diffusa. Troppo stesso si è parlato di una Toscana a due velocità, vogliamo dare alla Toscana un’unica e equilibrata marcia”. Condivisione, pluralità, collegialità: questi i concetti su cui ha insistito maggiormente il presidente del Consiglio regionale, ieri a San Miniato all’appuntamento che di fatto ha dato il via alla campagna elettorale come candidato governatore del Pd e di altre 18 sigle dell’area di cento e sinistra.
“Anche con 2020 a sinistra e articolo 1 – Mdp ci siamo” con l’accordo, ha detto in serata, annunciando che in caso di elezione la vicepresidente sarà una donna,esperta di temi ambientali – un identikit sovrapponibile a quello dell’ex assessora Sara Nocentini.
L’ambiente sarà un dei pilastri del programma, ha detto Giani con il perseguimento degli obiettivi 2030 degli accordi di Parigi per ridurre l’energia da combustibili fossili. Al pari della revisione della riforma sanitaria delle 3 macro Asl: “Faremo un check up nei primi sei mesi di mandato e tradurremo le istanze raccolte dai territori in una riforma” ha detto. Poi la sferzata al centrodestra: “In grande difficoltà in Toscana, senza candidato né programma” secondo Giani, che invece apre al M5s con “un atteggiamento costruttivo: il suo elettorato – ha detto – potrebbe avere un ruolo importante nel caso che sia centrosinistra che centrodestra superino il 40%”.
Per lanciare il suo “manifesto programmatico” Giani ha scelto la torre della rocca di Federico, dalla cui cima si gode una vista che abbraccia 9 delle 10 province toscana. Giani ha assicurato che ci sarà grande attenzione ai “273 Comuni toscani, e alle loro specificità”, così come alle proposte dei partiti e dei movimenti che compongono la sua coalizione, e ai contributi della società e dei suoi corpi intermedi, a partire dal tessuto delle associazioni.