PISA – “Libera ha compreso le ragioni del Comune e l’iter burocratico amministrativo che ha portato alla rimozione dell’edicola e l’amministrazione ha compreso le ragioni di Libera riguardo alla grande importanza della tutela di un bene confiscato che ha portato a esprimere contrarietà alla sua rimozione”.
Lo afferma una nota congiunta del Comune di Pisa e di Libera che suggella la ‘pace’ dopo le polemiche dei giorni scorsi seguite alla rimozione dell’edicola, da tempo confiscata alla mafia e situata in una strada del centro dopo che l’attività era cessata da oltre un anno.
>>> Clicca per ascoltare l’intervista a Giovanni Pagano, responsabile beni confiscati Libera Toscana
“In un clima di collaborazione – prosegue la nota – le parti hanno stabilito un percorso comune decidendo di aprire un tavolo tecnico, in cui coinvolgere l’Università di Pisa che tramite il Rettore ha già formalmente espresso la propria disponibilità ma aperto a tutti i soggetti della città che vorranno parteciparvi, per costruire un progetto finalizzato a installare un nuovo chiosco in una zona centrale della città. La struttura, la cui progettazione sarà comunque pensata all’interno del tavolo, dovrà essere capace di ospitare idee e contenuti con finalità sociale e culturale di tutte le realtà che concorreranno alla creazione del progetto”.
Nell’incontro il sindaco di Pisa Michele Conti “ha mostrato le letterine dei bambini conservate e, con l’accordo dei referenti di Libera, ha proposto di utilizzarle per un’esposizione che documenti le attività didattiche svolte sul tema dalle scuole pisane negli anni passati”.