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Bufera giudiziaria sulla SaS, opposizioni all’attacco – ASCOLTA

today14/01/2020

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FIRENZE – Bufera politica sulla SAS, la società servizi alla strada, partecipata al 100% dal Comune di Firenze e incaricata del controllo della sosta negli spazi blu, dopo che 6 ausiliari del traffico e il funzionario proposto al controllo del loro operato, Nicola Raimondo, sono stati posti agli arresti domiciliari per le complicità offerta ad un gruppo di posteggiatori abusivi. Altri 6 sono stati sospesi dal servizio.

Tra i reati ipotizzati nell’inchiesta, coordinata dal pm Paolo Barlucchi, quelli di associazione per delinquere, truffa, estorsione, tentata estorsione e abuso d’ufficio. Secondo le indagini, i membri della banda di posteggiatori – tutti già noti alle forze dell’ordine per numerosi precedenti penali di minore gravità – estorcevano con inganno o minacce il pizzo per il parcheggio.

I dipendenti Sas, oltre a conoscere e coprire questa attività, sono accusati di aver modificato o falsificato verbali di multa a favore di amici o conoscenti, in cambio di favori o regali, e di assenteismo dal lavoro. Alcuni dei posteggiatori abusivi erano alloggiati come indigenti all’albergo popolare, quindi a spese del comune.

Ma a generare imbarazzo per il Comune sono le indagini per un presunto episodio di corruzione elettorale che ha visto protagonista un collaboratore della segreteria del sindaco, Jacopo Vicini, attualmente membro della task force che si occupa dello stadio: avrebbe chiesto il voto in vista di una sua candidatura alle comunale (poi non concretizzatasi) in cambio di biglietti di un concerto.

A portare avanti le indagini sono stati gli agenti della polizia municipale. “Il fatto principale è aver sgominato la banda di parcheggiatori abusivi» ha commentato l’assessore alla municipale Stefano Giorgetti. E sul caso Sas: «Sindaco e assessore alle partecipate Gianassi hanno convocato il direttore generale Rebecchi». Una sola, indicazione operativa: «la Sas dovrà essere riorganizzata».

Ieri è stata bagarre in consiglio comunale, dove le opposizioni hanno chiesto di mettere all’ordine del giorno la discussione sul caso, ma la maggioranza a guida Pd ha respinto la richiesta. All’attacco sia il centrodestra che la sinistra “Sarebbe stato sufficiente un comunicazione in aula, anziché far parlare i comunicati stampa, anche in rispetto del Consiglio” dice il consigliere comunale di Sinistra Progetto Comune Dmitrij Palagi. “La Sas nei piani del sindaco deve diventare una azienda smart per il controllo della sosta, prima però pensiamo sia il caso di fare chiarezza e trasparenza su questa e altre partecipate, sul controlli cui sottoporle, e sull’opportunità di restituire un ruolo di vigilanza al Consiglio”.

>> Clicca per ascoltare l’intervista a Dmitrij Palagi

Tutte da capire le conseguenze dell’inchiesta. Innanzitutto quelle pratiche: dato che ben 9 dei 13 cosiddetti vigilini sono sospesi dall’incarico, quello che rischia di fermarsi è il controllo della sosta nelle strisce blu. Sotto accusa finisce il sistema di controllo dell Sas sull’operato dei dipendenti e in generale il controllo del comune sulle sue società.

Scritto da: Redazione Novaradio


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