FIRENZE – Due psicologi psicoterapeuti con funzione di ascolto, supporto e orientamento rispetto alle difficoltà percepite e riferite dal personale sanitario e penitenziario che lavora negli istituti di pena toscani: è quanto prevede il progetto ‘La salute in carcere’, finanziato dalla Regione Toscana con 24.000 euro, e sviluppato dal Centro di riferimento regionale sulle criticità relazionali (in tutto il personale conta 2.900 persone).
“Il progetto si pone nel solco del rinnovato impegno per il benessere del personale – ha commentato il provveditore regionale dell’amministrazione penitenziaria, Gianfranco De Gesu: “Si tratta di un’iniziativa che non ha precedenti nelle modalità individuate per il supporto e l’orientamento del personale penitenziario e che si pone senz’altro come buona prassi”.
Stefania Saccardi, assessore regionale alla salute, ha ricordato che “il Servizio sanitario, in stretta collaborazione con l’amministrazione penitenziaria, ha attivato iniziative e azioni congiunte, per il contenimento dei problemi emersi e l’integrazione dei gruppi multiprofessionali coinvolti nei percorsi sanitari e penitenziari dei detenuti”.