FIRENZE – Aula magna del rettorato dell’Università di Firenze gremita di persone stamani per la camera ardente di Franco Scaramuzzi, rettore dell’ateneo dal 1979 al 1991 e poi storico direttore dell’Accademia dei Georgofili, dal 1986 al 2014. Le esequie funebri si terranno alle 15 di oggi nella basilica della SS. Annunziata.
“Quando fui eletto – ha ricordato l’attuale rettore dell’Università Luigi Dei – venne da me mi disse: per fare il rettore servono saggezza, equilibrio e ascoltare tutto e tutti. E la virtù più importante: fare tutto questo ma poi decidere”.
Il presidente dei Georgofili Massimo Vincenzini ha rammentato alcune frasi pronunciate dallo stesso Scaramuzzi: “Lo ricorderò come lui stesso si definiva: un uomo libero, forte e sereno”.
Tra i presenti, anche il sindaco di Firenze, Dario Nardella: “Firenze ha un grande debito morale nei suoi confronti per quello che ha fatto per la città, da rettore e da studioso. La sua eredita è l’impegno per proteggere la natura e difendere l’ambiente”
Il presidente del consiglio regionale Eugenio Giani, ha ricordato il suo primo incontro con Scaramuzzi nella notte dell’attentato mafioso ai Georgofili, il 27 maggio 1993.