BARBERINO DEL MUGELLO – Sono 616 le persone che a causa del terremoto nel Mugello hanno dovuto lasciare le case a seguito di un’estensione della “zona rossa” di Barberino di Mugello decisa dai vigili del fuoco.
A riferirlo è il consigliere delegato alla Protezione Civile della Città Metropolitana di Firenze Massimo Fratini: “C’erano 236 cittadini censiti come sfollati fino alle 17 di ieri ma dopo cena altre 150 famiglie, pari a 380 persone, hanno dovuto evacuare le case” ha detto stamani a Novaradio facendo il punto dopo la riunione dell’unità di crisi della Città Metropolitana. Questo perché, dopo ulteriori verifiche di vigili del fuoco e tecnici nelle strade del centro cittadino, ieri in serata il sindaco ha deciso di estendere la cosiddetta “zona rossa” quella in cui le persone non possono ancora rientrare nelle case in attesa di una precisa valutazione sui danni e la statica.
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Di queste, circa 500 sono state prese in carico dal sistema di accoglienza messo in campo dalla protezione civile, che ha allestito delle brande nella palestra di Barberino (230 persone), in un posteggio e a Scarperia nei box dell’Autodromo del Mugello (120 persone ospitate), oltre ad altre palestre sempre di Barberino, oltre ad alcuni posti reperiti a Candiano, a San Piero a Sieve e Scarperia. Altri ancora hanno trovato ospitalità da amici o parenti.
La scorsa notte intanto è passata tranquilla, nonostante che lo sciame sismico prosegua: 40 le scosse sotto i 2 gradi richter registrati dai sismografi. “I 380 in più fuori casa – ha precisato Fratini – non sono tecnicamente “‘sfollati’, ma persone invitate a uscire in attesa di approfondimenti. Stamani faranno gli accertamenti tecnici e faranno rientrare quelli che non hanno avuto danni in casa”
Stamani sono riprese le ispezioni dei funzionari dei vigili del fuoco nelle case che possono aver subito danni. Controlli anche in alcune frazioni del vicino comune di San Piero a Sieve-Scarperia.
Esclusi i danni ad opere infrastrutturali: i ponti, i viadotti e le 4 dighe.
Tra i beni storici, confermata l’inagibilità del Comune e della chiesa di san Silvestro a Barberino, di quella di Petrona, e del campanile della chiesa del Bosco ai Frati.