FIRENZE – Una performance di teatro-architettura che si ispira allo scritto, conservato nel Codice Atlantico e Codice Windsor, che riguarda Il Diluvio, di Leonardo da Vinci, sarà messa in stasera, con replica domani, nel chiostro dell’Accademia delle Belle Arti di Firenze.
Il Diluvio, diretto da Giancarlo Cauteruccio, è un work in progress che si confronta via via con spazi diversi. Dopo il debutto a Roma, nel cortile del Chiostro di S.Ivo alla Sapienza, porta a Firenze un’ opera immersiva sul tema dell’acqua, della sua violenza, della sua dirompenza, compresa quella manifestatasi in tempi recentissimi.
L’ispirazione è tratta da un testo poetico/scientifico di Leonardo, ma il senso è profondamente contemporaneo. L’interpretazione del testo di Roberto Visconti, il canto di Monica Benvenuti, le musiche, composte ad hoc ed eseguite dal vivo da Gianfranco De Franco, il videomapping e la scenografia virtuale di Massimo Bevilacqua insieme al visual engineer Alessio Bianciardi: tutto riporta ad una nriflessione sul rapporto tra uomo e natura, e sulla sua responsabilità nei confronti dell’ambiente.
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