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Siena, tweet pro Hitler di un docente universitario. “Venga rimosso”

today02/12/2019

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SIENA – Bufera sul “tweet” dai contenuti apertamente filonazisti pubblicato da un professore di filosofia del diritto dell’Università di Siena, Emanuele Castrucci.
Sul suo profilo il docente ha condiviso, accanto ad una foto di Adolf Hitler, questo commento: “Vi hanno detto che sono un mostro per non farvi sapere che ho combattuto contro i veri mostri che oggi vi governano”. Sempre sul suo profilo il prof aggiunge che “Hitler, anche se non era certamente un santo, in quel momento difendeva l’intera civiltà europea”.
In breve il tweet è rimbalzato sul web scatenando la polemica, che l’ateneo ha cercato  di arginare: “Castrucci scrive a titolo personale e se ne assume la responsabilità, l’università di Siena è dichiaratamente anti-fascista e rifugge ogni revisionismo” ha commentato su facebook il rettore Francesco Frati.
Una reazione che a molti è apparsa non abbastanza forte. Tanto da indurre lo stesso rettore Frati a usare toni ben più duri in un comunicato ufficiale che definisce “vergognose” le esternazioni di Castrucci e preannuncia “provvedimenti adeguati alla gravità del caso” da parte dell’ateneo.
Nel frattempo a chiedere provvedimenti forti era già stato il ministro dell’università Fioramonti: “Questa mattina ho sentito il Rettore Francesco Frati che mi ha subito comunicato la sua intenzione di prendere provvedimenti. Bene. Su queste cose non si scherza. Mai”.
A chiedere senza mezzi termini che l’Università di Siena intervenga per rimuovere dall’incarico Castrucci, è stata la vicepresidente regionale Monica Barni: “E’ bene che chi ha il potere di allontanarlo dall’Università lo faccia e al più presto” ha fatto sapere. “Troppe persone – afferma Barni – non hanno ancora capito che l’apologia del fascismo è un reato”. “Nel 2019 – prosegue – non è possibile assistere senza far niente alla promozione impunita di contenuti nazisti e fascisti. Questo professore non può più insegnare ai nostri giovani”.
A stretto giro, il presidente regionale Enrico Rossi ha fatto sapere di aver dato mandato all’avvocatura per sporgere denuncia contro il docente: “Chi compie apologia di nazismo e fascismo delegittima la nostra Carta, nata dalla Resistenza. E il fatto è ancora più grave se a tradire la base del nostro diritto, della nostra convivenza civile, è un cittadino a cui sono affidate funzioni pubbliche, di formazione delle nuove generazioni”.
Da parte del diretto interessato per ora nessun commento ufficiale: si sa solo che al suo direttore del dipartimento di giurisprudenza Stefano Pagliantini, che gli aveva chiesto un incontro chiarificatore, ha opposto un rifiuto in una mail in cui si parla di diritto alla “libertà di pensiero” spiegando di aver espresso “opinioni del tutto personali”, “fuori dall’attività di insegnamento”.

Scritto da: Redazione Novaradio


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