FIRENZE – Lo stadio della Fiorentina alla Mercafir apre una spaccatura nel Pd cittadino: ieri in Consiglio comunale il gruppo dem è stato compatto nell’approvare al variante urbanistica che predispone la vendita alla società viola dell’area sud del mercato e il trasferimento delle attività del polo ortofrutticolo nell’area nord. Contrari al progetto – che prevede assieme all’impianto sportivo anche 18.300 metri quadrati di commerciale, 8.200 di direzionale e 4.000 di turistico- ricettivo – M5s e sinistra bene comune, astenuto il centrodestra (Lega, Fdi e Ubaldo Bocci).
Ma ad alzare la voce è anche Michele Pierguidi, presidente del Q2, il quartiere che si ritroverà orfano dello stadio. “O si predispone un piano alternativo per lo stadio Franchi, o la prospettiva è condannare allo stato di abbandono il Franchi” avverte – e come me la pensano in molti, no solo a Campo di Marte”. Non convince affatto Pierguidi invece l’idea di portare al Campo di Marte le partite del rugby: “Due stadi da 40 mila posti in una città come Firenze non ci possono essere, né non voglio vedere il Franchi finire come il Flaminio di Roma” (stadio prima scelto e poi abbandonato dall’Italrugby).
Quali alternative allora per lo storico stadio progettato da Nervi? “Non è compito mio” taglia corto Pierguidi, rilanciando la palla al sindaco Nardella. Cui Pierguidi non manca di lanciare una stoccata per lo scarso impegno profuso dalla giunta nel difendere l’ipotesi di restyling del Franchi: “La trattativa con la sovrintendenza è stata condotta praticamente solo dal Quartiere, e non si sono volute raccogliere le importanti aperture arrivate dal sovrintendente”. Forse, ha fatto intendere, perché non si era disposti a cambiare l’unico progetto predisposto dalla Fiorentina – quello dell’architetto Casamonti che sarà incaricato di “firmare” anche il futuro stadio a Novoli.
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