Etichetta: Annibale Records
Distribuzione: Audioglobe
Promozione: VolumeUp
Uscita: 22 novembre 2019
“Anticalcio”, il secondo album dei Sex Pizzul, prosegue nel percorso musicale intrapreso dalla band con il primo album “Pedate”. Con l’obiettivo di un sound più ricco e profondo rispetto al passato, i Sex Pizzul accentuano, in questi nuovi brani, le componenti disco, psych, facendo esordire un po’ di elettronica ma rimanendo fedeli alla loro principale attitudine, che per la band si riassume nel trittico Mundial Disco Punk. Mundial, perché il calcio è al contempo global e glocal, in una parola, universale, e in tempi di rigurgiti sovranisti è bene precisarlo; disco, perché ai Sex Pizzul piace ballare e far ballare; punk, perché lo spirito rimane quello.
Nello specifico, “Anticalcio” è il simpatico appellativo che al campetto i (presunti) più forti riservavano agli (altrettanto presunti) scarsi. Ma è anche un modo per definire l’approccio più sbagliato al gioco più bello del mondo, in cui, al contrario, tutto può cambiare in un lampo e perché semplicemente bisogna crederci, anche in situazioni da mani nei capelli.
La band continua dunque il suo viaggio attraverso le sue storie, in cui si incrociano loser in cerca di riscatto, squadre sull’orlo del baratro che nel giro di cinque minuti compiono l’impresa della vita e personaggi veri ed inventati, ma non per questo inverosimili: un calciatore marocchino, abbacinato dall’ingannevole e lussu(ri)oso mondo del calcio occidentale, in cui si fondono maccheronicamente arabo, italiano, inglese, portoghese e russo (“Mounir”), la pazzesca rimonta del Liverpool nella Champions vinta contro il Milan (“Remuntada”), un dribblomane che si identifica in una zanzara che punge e va dritta a fare gol (Mosquito), un coro di incitamento a un centravanti viola (“Cholito”) che non la butta dentro “nemmen con le mani”, come si dice a Firenze.
Ma nella “poetica” della band il calcio è sempre metafora di qualcos’altro, anche delle relazioni umane: nel disco trovano quindi spazio “Knight Move”, in cui una donna riesce con abilità, quasi come il cavallo negli scacchi, a liberarsi da una condizione che la imbriglia, e un inappropriato sproloquio di un calciatore violento e misogino (Dissin’ My Miss(y)). Come dire, alla fine forse c’è speranza per tutti, o quasi, a condizione che, una volta in campo, si giochi e si giochi insieme.
Ultima, ma non per importanza, “Dribbling”, un tributo, come fosse un remix, a Piero Umiliani, già tema de La Domenica Sportiva a fine anni ’60, come i Sex Pizzul hanno già fatto con Oscar Prudente nella fortunata “Stadium” del primo disco.
Irene Bavecchi – bass, vocals
Francesco D’Elia – synth, vocals
Simone Vassallo – drums, percussions, vocals