FIRENZE – Torna dal prossimo 14 gennaio “Scrittura d’evasione”, 5/a edizione del corso di scrittura creativa che porta anche quest’anno all’interno delle mura del carcere di Sollicciano scrittori, giornalisti e documentaristi i con l’obiettivo di offrire un’opportunità in più ai detenuti ma anche “aprire” sempre più il carcere alla città.
Il progetto, ideato e condotto dalla scrittrice Monica Sarsini, promosso da Arci Firenze e realizzato in collaborazione con la collaborazione e al sostegno del CPIA 1 Firenze, è infatti aperto non solo alla popolazione carceraria, ma anche a partecipanti esterni che vorranno prendere parte ai 20 incontri settimanali in programma.
Il filo rosso di questa edizione 2020 sarà il tema del “viaggio” – uno dei più antichi e universali “topoi” letterari – che sarà sviluppato attraverso lezioni frontali e laboratori in cui si lavorerà sui testi elaborati dai partecipanti, anche attraverso il confronto con scrittori e esperti.
Tra gli ospiti, lo scrittore romano Tommaso Giagni, la giovane scrittrice Giulia Caminito (già Premio Brancati), Augusta Brettoni e il giornalista ed esperto di comunicazione Gioacchino De Chirico.
Le lezioni si svolgono nella scuola carceraria di Sollicciano, tutti i martedì dalle 10.30 alle 12.30, a partire dal 14 gennaio 2019. La partecipazione al corso (max 10 partecipanti esterni) quest’anno è gratuita – una novità rispetto agli scorsi, resa possibile anche con il contributo del Comune di Firenze. Per le iscrizioni c’è tempo fino al 5 dicembre. Info: mail: sociale@arcifirenze.it oppure Arci Firenze 055 2629721.
Il progetto “Scrittura d’evasione” è partito nel 2014 nella sezione femminile del carcere di Sollicciano , nel 2016 si è esteso anche a quella maschile aprendosi anche a partecipanti esterni. Dal lavoro dei detenuti ai corsi di scrittura sono nati tre libri: “Alice nel paese delle domandine” (2011) “Alice, la guardia e l’asino bianco” (2013) e “Racconti dalla Casa di Nessuno” (2019)