TOSCANA – Sindaci del centrodestra toscano divisi su un tema che dovrebbe esser patrimonio comune indiscusso come l’antisemitismo: a mettere in evidenza i contrasti l’idea di conferire la cittadinanza onoraria a Liliana Segre, la senatrice a vita sopravvissuta ai lager oggetto di minacce e offese che hanno costretto il governo ad assegnargli una scorta.
Il sindaco di Pisa Michele Conti, leghista, ha annunciato che lo proporrà al consiglio comunale. “Le istituzioni – aha detto – devono essere in prima linea su tutto quello che si può fare ancora, e che va fatto, sul tema della lotta all’antisemitismo. Pisa in particolare si deve impegnare in modo deciso su questo argomento, poiché il nome della nostra città, seppur per una casualità della storia, è purtroppo legato alla firma delle leggi razziali”.
Di tutt’altra opinione invece è sembrato il sindaco di Piombino Francesco Ferrari, anch’egli leghista, che ha detto no a una mozione di Rifondazione comunista sulla cittadinanza a Segre, definendola una “richiesta provocatoria”. “Il riconoscimento della cittadinanza – ha detto – si concede a coloro che lo meritano per aver dato un ritorno alla città”.
Parole che in breve tempo hanno suscitato un coro di critiche. E sulle quali lo stesso Ferrari ha poi fatto una parziale retromarcia, annunciando di aver invitato la senatrice a Piombino per la Giornata della memoria