FIRENZE – Intitolare un tratto del ponte Vespucci a Idy Diene, l’immediato ripristino della targa a lui dedicata e non concedere il suolo pubblico a organizzazioni che si rifanno ai principi del fascismo ubicate nel territorio fiorentino. Sono alcune delle richieste avanzate da Arci, Anpi, Cgil e Libertà e Giustizia Firenze dopo che è stata vandalizzata con vernice nera la targa realizzata dalla rete antirazzista fiorentina dedicata a Idy Diene.
Ieri, poche ore dopo lo sfregio, una prima risposta è arrivata dal basso: sulla targa imbrattata di nero è stata vergata a mano, con vernice bianca, la scritta in ricordo della morte di Idy.
“E’ stato un gesto veramente bello, significa che Firenze non ci sta” ha commentato Antonella Bundu, consigliera di Firenze progetto Comune, che oggi ha presentato in consiglio comunale una mozione per chiedere al Comune di Firenze di mettere una targa in ricordo della vittima proprio sul ponte Vespucci, come approvato nel 2018.
Nel frattempo anche il sindaco di Firenze Dario Nardella aveva fatto sapere che il Comune ripristinerà la targa: “Un gesto meschino e vergognoso che condanniamo con forza. A Firenze nessuno ha il diritto di imbrattare la memoria” ha detto: “Abbiamo messo quella targa per ricordare un evento tragico che ha sconvolto la nostra città e la rimetteremo di nuovo, perché resti vivo il ricordo di Idy Diene”.
“In pochissimi giorni Roma, Verona e Firenze – denunciano Arci, Cgil, Anpi e Giustizia e libertà – sono state colpite da una serie di gesti chiaramente riconducibili a movimenti e pensieri di stampo fascista. Bisogna poi aggiungere le minacce e le offese ricevute da una cittadina onoraria di Firenze, la senatrice Liliana Segre. La misura è colma”.
>> Ascolta l’intervista a Jacopo Forconi, presidente di Arci Firenze <<
Al Comune le 4 associazioni chiedono “misure concrete”: “Intraprendere rapidamente alcune misure concrete, che ribadiscano con forza il posizionamento antifascista, democratico e antirazzista della nostra città” e invitano “tutta la Firenze antifascista a prendere posizione e a fare sentire la propria voce attraverso ogni canale disponibile oltre a partecipare con forza alle iniziative che verranno organizzate nei prossimi giorni, e a quelle che si terranno venerdì 13 dicembre per il nono anniversario della strage di piazza Dalmazia”.