FIRENZE – Mentre ancora si attende di capire se in Nord Siria sia destinato a reggere l’accordo sul cessate il fuoco di 5 giorni che la mediazione degli usa hanno ottenuto dalla Turchia, prosegue la mobilitazione della società civile anche in Toscana per chiedere lo stop dell’attacco militare e l’intervento della comunità internazionale a garanzia delle popolazioni civili coinvolte.
“I bombardamenti e i colpi di artiglieria scagliati negli ultimi 8 giorni dall’esercito turco – racconta Cecilia Soldino, una giovane fiorentina appena rientrata da Qamishli dove è stata impegnata in attività di sostegno alla popolazione civile – sono stati indirizzati anche su obiettivi civili, con morti anche tra i bambini, decine di feriti, lo sgombero di interi campi profughi e migliaia di persone in fuga dalle zone del conflitto”. “Per questo – aggiunge – è necessario far sentire la nostra voce perché cessino le ostilità e l’attacco allo stato del Confederalismo democratico del Rojava”.
>>> Clicca per ascoltare l’intervista a Celiclia Soldino, Staffetta sanitaria della Rete per il Kurdistan
Contro l’aggressione turca nel Nord Siria a Firenze si tornerà a sfilare domani, dalle 15 in piazza Santa Maria Novella, per un nuovo corteo organizzato dal Coordinamento toscano per il Kurdistan cui aderiscono anche Arci Toscana e Arci Firenze.
Per raccogliere a sostegno della popolazione del Kurdistan Siriano, sono state lanciate varie petizioni on line. Tra queste, https://www.produzionidalbasso.com/project/dalla-parte-dei-curdi/ e https://buonacausa.org/cause/emergenza.