FIRENZE – Il racconto in presa diretta della vita a bordo della Sea-Watch dal primo giorno in mare fino al salvataggio di 53 persone e all’arrivo della polizia italiana è al centro di Sea-Watch 3, il documentario di Jonas Schreijäg e Nadia Kailouli inaugurerà in prima mondiale sabato 2 novembre il 60° Festival dei Popoli, alla presenza dei registi al cinema La Compagnia.
Il festival internazionale del film documentario, porterà in vari luoghi della città fino al 9 novembre, 109 film, accompagnati da oltre 90 ospiti internazionali. Tra le sezioni il Concorso Internazionale, con 20 tra cortometraggi, mediometraggi e lungometraggi, tutti inediti in Italia, con una prevalenza femminile e il Concorso Italiano, con 7 i titoli, tutti inediti assoluti.
Tra i temi al centro della rassegna la guerra in Siria, mostrata dal punto di vista dei medici dell’ospedale di Ghouta che curano i feriti sotto i bombardamenti con “The Cave” del regista candidato Oscar Feras Fayyad (7/11), l‘ambiente con “Welcome to Sodom”, di Florian Weigensamer e Christian Krönes, che racconta la più grande discarica di rifiuti elettronici del pianeta, destinazione finale dei nostri smartphone e dei nostri computer ad Accra in Ghana (6/11). Spazio anche alla questione palestinese con “One More Jump” di Emanuele Gerosa su due atleti accomunati dall’amore per il parkour, che il destino li ha separato: uno è rimasto a Gaza l’altro vive a Firenze (5/11). In programma anche un omaggio a Sergei Loznitsa, cineasta ucraino di fama internazionale che ha raccontato il dramma della guerra civile nel suo paese, le mille sfaccettature dell’Est Europa.
Spazio anche ai documentari musicali con tre titoli: “John & Yoko: Above Us Only Sky” di Michael Epstein (2/11), la storia della genesi di “Imagine” di John Lennon, “A Dog Called Money” di Seamus Murphy (3/11), il viaggio creativo della cantante e musicista PJ Harvey e del pluri-premiato fotografo Seamus Murphy, proiezione seguita da “19’40’’ con Enrico Gabrielli e Sebastiano de Gennaro in concerto, e “Lisbon Beat” di Rita Maia e Vasco Viana (9/11).
Per celebrare la sessantesima edizione, inoltre quest’anno la sezione speciale “Diamonds are Forever”, a cura di Daniele Dottorini, che ripercorre le passate edizioni del festival per recuperare 20 momenti di grande cinema firmati da autrici e autori di fama internazionale. Completano il programma, una mostra dedicata all’Archivio del Festival dei Popoli allestita allo Spazio Ottagono delle Murate, e la proiezione dei cinegiornali dell’Istituto Luce che raccontano le primissime edizioni del festival.