FIRENZE – Negli alberghi cameriere ai piani pagate 4/5 euro l’ora per servire stanze da 500 euro a notte, lavoro nero o grigio in bar e ristoranti con contratti ‘dimezzati’ e straordinari non pagati, nei musei lavoratori col fiato sospeso a ogni cambio d’appalti:.
E’ la situazione che si vive quotidianamente a Firenze, denuncia il sindacato Filcams-Cgil che oggi ha dato vita a un presidio in piazza Strozzi nell’ambito della campagna ‘BackStage’ della Filcams nazionale.
L’Ufficio Vertenze della Cgil fiorentina sostiene di viaggiare da tempo su una media di oltre 300 pratiche aperte l’anno: “I fenomeni più registrati – ha affermato Silvio Berlingieri, responsabile dell’Ufficio – sono il ricorso anomalo e ingiustificato ai contratti a chiamata, le aziende che pattuiscono stipendi contrattando un netto in busta paga salvo poi scoprire che è ottenuto con i ratei di tredicesima e quattordicesima, crediti d’imposta e assegni al nucleo familiare, l’elusione contributiva, l’utilizzo di contratti siglati da sindacati non confederali che per il medesimo settore pagano assai meno, anche fino al 35% della paga oraria”.
Per il sindacato, tuttavia, ci sono anche esempi positivi, come gli alberghi importanti che hanno detto no alle esternalizzazioni per via di accordi con la Filcams-Cgil o per scelta.