FIRENZE – “L’Europa e la comunità internazionale intervengano per fermare la guerra a di Erdogan in Siria”. E’ l’appello rilanciato ieri dalle manifestazioni organizzate ieri anche in Toscana dopo l’avio dell’offensiva militare turca contro lo Stato Democratico del Rojava. A Firenze quasi 1.000 persone hanno sfilato da piazza Santa Maria Novella a piazza Ognissanti nel corteo promosso da comunità, sindacati e associazioni tra cui l’Arci, mentre sono già migliaia nel Nord Siria le persone in fuga da raid aerei e cannoneggiamenti.
Tra loro anche Alessandro Orsetti, padre di Lorenzo “Tekosher” caduto per liberare la Siria dall’Isis nel marzo scorso: “ Non dobbiamo rischiare di vergognarci per aver voltato le spalle un’altra volta a quello che succede”. A fianco dei manifestanti anche Comune di Firenze, che ieri ha illuminato di rosso alcuni suoi monumenti in solidarietà con la popolazione sotto attacco, e la Regione Toscana.
Nuove manifestazioni si terranno domani, giornata internazionale di mobilitazione in solidarietà del Rojava – l’appuntamento a Firenze in piazza del Carmine alla 17 – e un altro corteo già si prepara per lunedì. Da parte sua Arci Firenze, con i suoi circoli nelle prossime ore lancerà sul suo profilo FB una campagna di raccolta fondi.
“Ieri per la prima volta alcuni paesi hanno visto uno scatto d’orgoglio – dice Manfredi Lo Sauro – l’Unione Europea non può sottostare ai ricatti della Turchia e avallare il disimpegno Usa, ma deve farsi protagonista di un’azione che porti all’isitituzione di una no fly zone e della cessazione delle ostilità”
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