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False fatture, l’accusa chiede un anno e nove mesi per i coniugi Renzi

today07/10/2019

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FIRENZE – Un anno e nove mesi di carcere per Tiziano Renzi e Laura Bovoli, genitori di Matteo Renzi: è la richiesta formulata oggi dal pm Christine von Borries stamani al tribunale di Firenze ove è iniziata la requisitoria del processo per le fatture false pagate dall’imprenditore degli outlet Luigi Dagostino, per il quale è stata chiesta una condanna a due anni e tre mesi.

Le fatture – una da 140 mila euro alla Eventi6 srl, la ditta di famiglia dei Renzi, e una da 20 mil euro per la Party srl controllata da Tiziano, emesse per degli studi su come potenziare l’attrattiva dell’outlet The Mall a Reggello – secondo la procura non vennero mai realizzati, e quindi sarebbero fasulle. Dagostino ha detto di averle pagate per “sudditanza psicologica” verso coloro che ai tempi erano i genitori del premier. Stamani in aula presente il solo Dagostino, assenti invece i coniugi Renzi.

Nella requisitoria, il pm ha fatto riferimento a un incontro del 17 giugno 2015 a Palazzo Chigi, a Roma, fra Luca Lotti, il magistrato pugliese Antonio Savasta e l’avvocato Ruggiero Sfrecola: l’incontro era stato chiesto da Dagostino a Renzi e si svolse lo stesso giorno in cui viene saldata una fattura falsa da 20.000 euro. “Una coincidenza temporale che crea una suggestione e che fa fare delle domande ma che ai fini del processo non vuol dire assolutamente nulla” ha commentato il legale Tiziano Renzi, avvocato Federico Bagattini poco prima di prendere la parola in aula, aggiungendo poi: “Il pm nella sua richiesta ha chiesto il minimo della pena perché forse pensa che la prova non sia così imponente”

Dopo l’arringa delle difese, la corte si è ritirata in camera di consiglioper la sentenza, tenuta dal giudice Fabio Gugliotta. La decisione è attesa nel secondo pomeriggio.

 

 

 

Scritto da: Redazione Novaradio


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